Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Una di queste è la vicenda del maestoso platano del Giardino Torrigiani, un albero imponente che ha custodito per secoli parte della memoria botanica e architettonica di Firenze.
Tutto ha avuto inizio nell’agosto del 2022, quando Tobias, professionista della manutenzione del verde e nostro attento follower, mi ha contattato con una proposta inaspettata: “Celeste, ti può interessare un platano importante caduto con una tempesta di vento in centro a Firenze?”
L’occasione di recuperare un albero così speciale non poteva certo passare inosservata. Dopo un rapido scambio di informazioni, Tobias mi ha messo in contatto con i Signori Torrigiani, custodi di uno dei luoghi più affascinanti di Firenze: il Giardino Torrigiani.
Chi conosce Firenze sa che, in zona Porta Romana, questo giardino rappresenta un vero e proprio patrimonio storico e botanico. Un luogo di rara bellezza, visitabile su prenotazione, che conserva una vasta varietà di piante e strutture di grande interesse.
Già nel 1839, un inventario firmato da A. Pucci testimoniava la ricchezza di questo giardino: oltre 5.500 piante in vaso (tra cui ananas, camelie, rododendri e agrumi) e più di 13.000 piante in terra, tra cui alberi da frutto, magnolie, pini e cipressi.
Proprio tra queste meraviglie si trovava il platano caduto, la cui storia affonda le radici nel tempo. Un dipinto del 1830 lo ritrae in tutto il suo splendore, testimoniando la sua presenza già due secoli fa.
Non appena mi è stato possibile, ho effettuato un sopralluogo. Il tronco, lungo 8 metri e con un diametro di 1,60 metri, si presentava imponente e maestoso anche nella sua condizione attuale. La difficoltà principale, tuttavia, era legata alla logistica: l’accesso con mezzi pesanti era impossibile a causa della posizione del giardino.
Abbiamo quindi deciso di lavorare direttamente sul posto, trasformando il tronco in preziose tavole attraverso tagli a motosega. Durante questa fase, il platano ci ha riservato una sorpresa inaspettata: antichi chiodi incastonati nel legno, probabilmente utilizzati in passato per legare le funi degli animali alla pianta. Un segno tangibile della lunga storia di questo albero e del suo legame con le vite che vi ruotavano attorno.
Nonostante le difficoltà, con pazienza e dedizione siamo riusciti a portare a termine il lavoro, scoprendo delle venature straordinarie che rendono ogni tavola un pezzo unico, ricco di fascino e autenticità.
Il recupero di questo platano è stato possibile grazie all’impegno e alla passione di molte persone, tra cui Tommaso Torrigiani, che con grande entusiasmo ha sostenuto ogni fase del progetto.
L’emozione di poter ridare nuova vita a un albero tanto importante è stata immensa. Ogni taglio, ogni scelta di lavorazione è stata fatta con la consapevolezza di custodire un pezzo di storia.
Non vi nego che ho sentito una profonda responsabilità nei confronti di questa pianta. Il suo passato importante meritava rispetto e cura, e spero davvero di averle reso giustizia.
Oggi quel platano, che rischiava di finire in discarica o trasformato in semplice cippato, continua a vivere sotto una nuova forma. Un pezzo di Firenze che, attraverso il legno, continuerà a raccontare la sua storia.

Celeste della Segheria Mobile
Segheria Mobile della Val di Cecina è specializzata nella lavorazione del legno grezzo. Il nostro compito consiste nel taglio delle tavole, alla quale segue un accurato processo di essiccatura e spianatura, fino alla fase finale di spedizione.
Ci teniamo a precisare che i progetti finiti che mostriamo non sono, al momento, di nostra produzione. Ogni creazione che vedete nasce dalla collaborazione con artigiani e falegnami che, partendo dalle nostre tavole grezze, realizzano opere uniche e di grande valore estetico.
I lavori che condividiamo rappresentano esempi ispirazionali di ciò che è possibile creare con il nostro legno: un modo per evidenziare la qualità del materiale e offrire spunti creativi a chi desidera realizzare un proprio progetto.
Siamo orgogliosi delle recensioni positive che riceviamo e grati a coloro che scelgono di inviarci immagini dei loro progetti finiti. Ogni scatto è una testimonianza di passione e abilità, che ci fa piacere condividere con voi per celebrare la bellezza del legno e la bravura di chi lo lavora.














